Il jazz è una lingua con le sue regole e la sua pronuncia che viene chiamata swing, ma spesso non viene spiegato in che cosa consiste e soprattutto come incorporalo nelle proprie frasi, in questa lezione ti darĂ² delle indicazioni pratiche che ti aiuteranno a comprenderlo.
Il jazz nasce dall'unione tra la cultura musicale europea con quella africana e in quest'ultima sono presenti i poliritmi.
Gli esempi piĂ¹ frequenti di poliritmia coinvolgono ritmi pari e dispari o comunque non multipli della stessa unitĂ temporale, in modo da ottenere figure ritmiche diverse da quelle giĂ presenti in ognuno dei ritmi presi singolarmente.
Una comune poliritmia è il tre contro due 3:2 corrispondente all'esecuzione simultanea di terzine e duine:
Iniziamo a utilizzare il metronomo, impostiamo la velocitĂ a 50 bpm su due bit, ciascuno di essi ci darĂ il secondo e il quarto movimento della battuta.
1-Suoniamo gli ottavi, abbiamo quindi otto ottavi in ciascuna battuta.
2-Suoniamo solo il levare degli ottavi.
3-suoniamo le terzine di ottavi per tutta la battuta.
4- eliminiamo la nota centrale di ciascuna terzina.
Ora alterniamo il levare della duina con la terzina senza la nota centrale, suoniamo entrambe le figure ritmiche fin quando non ci sentiamo rilassati nell'esecuzione.
Lo swing si trova nel mezzo tra il levare della duina e la terzina senza la nota centrale. Nella terzina la prima nota puĂ² anche durare per due ottavi consecutivi.
Dopo averle alternate per un po' inizia a suonare scale, note a caso, frasi inventante sul momento, presta solo attenzione allo swing e mantieni sempre come riferimento il metronomo.
Con l'esercizio vedrai che il "misterioso" swing diverrĂ qualcosa di concreto che migliorerĂ tantissimo le tue frasi jazz.